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SCARAMUCCIA



speciale natale


SCARAMUCCIA




Scaramuccia è una maschera napoletana, della Campania. Questa maschera indossa un berretto nero alla basca, sembra una cuffia da letto, sul viso porta una maschera nera. La giubba corta a righe nere e grigie scure la porta sborsata con una cinta. Porta un colletto bianco alla Stuarda, fatto di pizzo, sopra indossa un mantello nero. I calzoni sono a metà ginocchio, completati da lunghe calze, le scarpe sono nere e a punta e hanno un fiocchetto all'altezza della caviglia. E' un tipo spaccone, ma, in realtà, sta quasi sempre in silenzio, in un modo o nell'altro prende ogni giorno qualche botta! E' uno scansafatiche eccezionale, come lui non c'è nessuno! La maschera di Scaramuccia appartiene alla serie dei Capitani. La più antica raffigurazione risale ai primi del Seicento, ad opera dell'incisore francese Jacques Callot (Nancy, 1592 – Nancy, 1635).





In essa, Scaramuccia compare già nel costume che sarà poi tradizionale, costituito da calzoni attillati fin sotto il ginocchio, un giubbotto molto stretto, un cappellaccio piumato, una maschera con un enorme naso e un fallo di cuoio ostentato beffardamente. Al carattere osceno dell'aspetto corrisponde anche un eguale carattere del personaggio, donnaiolo, millantatore e fracassone. Scaramuccia deve la sua notorietà e il suo nome all'attore che per lungo tempo ne indossò la maschera, l'italiano Tiberio Fiorilli (1609-1694). Il suo grande successo presso il pubblico francese era dovuto, secondo le testimonianze dell'epoca (famosa la sua biografia romanzata 'Vie de Scaramouche' scritta dall'attore Angelo Costantini, noto come Mezzettino, nel 1695) alla sua notevole abilità espressiva, alle sue doti di acrobata e alla sua comicità, capace di catturare l'attenzione degli spettatori. Fiorilli compariva in scena con un costume completamente nero, ornato di una gorgiera bianca e non portava la maschera, alla quale sostituiva il viso infarinato, su cui spiccavano baffi e sopracciglia nere. Un altro famoso Scaramuccia fu Giuseppe Torriti, che ne indossò i panni tra il 1694 e il 1697.