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Pedagogia ed educazione musicale

       

            

Biasutti M. (2015), Elementi di didattica della musica. Strumenti per la scuola dell'infanzia e primaria, Carocci, Roma

Il volume approfondisce i fondamenti dell'educazione musicale analizzando le potenzialità educative della musica, lo sviluppo delle abilità musicali nell'infanzia e preadolescenza, e i principali processi coinvolti nell'ascolto, nella composizione e nell'esecuzione della musica.

L'intento è di offrire le basi dell'apprendimento musicale con la presentazione di recenti modelli e un'aggiornata bibliografia delle principali tendenze di ricerca in campo internazionale.

Cuomo C. (2018), DALL'ASCOLTO ALL'ESECUZIONE Orientamenti per la Pedagogia e la Didattica della musica, Franco Angeli Milano,
L'educazione musicale ha da tempo un ruolo riconosciuto nella scuola ed è al centro di un dibattito che oggi tende a privilegiare la dimensione poietica dell'insegnamento e dell'apprendimento della musica a svantaggio di quella epistemica. Questo volume propone a insegnanti ed esperti di discipline musicali della scuola e dell'università un modello che considera ugualmente rilevanti entrambe le dimensioni e perciò le integra. Sul piano pedagogico musicale tale modello assume la finalità educativa della formazione intellettuale dell'essere umano, intesa come direzione educativa della formazione integrale umana. Sul piano didattico musicale, il modello si articola in tre pratiche di trasposizione del sapere musicale: ascolto, produzione (esecuzione, composizione, improvvisazione), storia della musica. La prima parte del volume, d'impianto teorico, illustra i fondamenti teorici e metodologici di matrice sia pedagogica sia didattica sui quali si radica la ricerca pedagogica e didattica musicale qui presentata e la loro ricaduta sul modello di educazione musicale. La seconda parte, di taglio più pratico, offre alcune proposte operative incentrate sul rapporto tra ascolto ed esecuzione musicale.
Il volume raccoglie i frutti di una ricerca universitaria di poco più di quindici anni in pedagogia e didattica della musica. Tale ricerca, condotta da un gruppo di studiosi del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, di cui fa parte l'autrice, in rete con altre università italiane e internazionali, consente di disegnare oggi un modello di educazione musicale finalizzato alla comprensione della musica nella storia e nella cultura e raccordato alle scienze dell'educazione e alla musicologia. Il volume mira a offrire così agli insegnanti pochi ma essenziali orientamenti di tipo teorico e metodologico per la pedagogia e la didattica della musica.
Leggi la recensione del libro realizzata da Stefania Anna Russo clicca qui

Delfrati C. (2008), Fondamenti di pedagogia musicale, EDT

Un volume in cui si organizzano per la prima volta in modo sistematico le ricerche, le riflessioni e le esperienze maturate dal più autorevole tra gli studiosi di pedagogia e didattica musicale in più di quarant'anni di lavoro.

Carlo Delfrati riassume e analizza tutte le problematiche che si presentano nei diversi ambiti dell'educazione musicale (dall'ascolto alla produzione, all'ideazione ecc.), sia ai livelli primari (scuole dell'obbligo) sia ai livelli avanzati (conservatori, scuole di musica). Mette a confronto i modelli educativi ereditati dalla tradizione e ne elabora uno proprio, che si propone di sintetizzarli e superarli, offrendo una visione critica e dinamica al tempo stesso sulle singole questioni essenziali dell'insegnamento musicale.

Scalfaro A. (2014), Storia dell'educazione musicale nella scuola italiana, Franco Angeli Milano,

Destinato ad esperti e studiosi di materie musicali, nonché a docenti e studenti della scuola e dell'università, il saggio ricostruisce la storia intellettuale e ordinamentale dell'insegnamento della musica nella scuola italiana dalla legge Casati del 1859 alle Indicazioni nazionali del 2012. L'educazione musicale è qui inserita in una più generale storia della scuola e della cultura italiane, nel duplice intento di misurare l'incidenza assunta dalla disciplina nei principali testi normativi della scuola unitaria e di delineare l'evoluzione delle metodologie didattiche musicali sull'arco di un secolo e mezzo. Tre linee d'indagine essenziali caratterizzano il volume e si rispecchiano nella sua struttura: nella prima parte vengono analizzati i principali programmi ministeriali che, dall'Unità a oggi, hanno contemplato l'insegnamento della musica. Nella seconda vengono poste a confronto le teorie delle più note pedagogiste italiane attive tra Otto e Novecento (dalle sorelle Agazzi a Montessori a Pizzigoni) e di importanti educatori musicali europei (Jaques-Dalcroze, Kodály, Orff e Willems), italiani (Bassi) e statunitensi (Ward). Nella terza e ultima parte vengono esaminati alcuni nodi concettuali che sono stati dibattuti su riviste specializzate e generaliste. Sono analizzati in particolar modo gli anni della riforma Gentile - per la prima volta la musica diviene obbligatoria nella scuola primaria - e gli anni Sessanta-Ottanta, relativi alla costituzione della scuola media unica e all'ingresso della disciplina denominata 'educazione musicale'. Il volume fornisce così alcune chiavi di lettura per comprendere il perché della posizione marginale assegnata alla musica nell'attuale sistema formativo italiano, e segnala le linee di ricerca più promettenti già intraprese per il futuro.